Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha pubblicato, tramite decreto direttoriale, le nuove regole operative per accedere ai contributi in conto capitale previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Le misure sono rivolte alla realizzazione di Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e di configurazioni di autoconsumo collettivo da fonti rinnovabili, due strumenti fondamentali per accelerare la transizione verso un modello energetico sostenibile e partecipato.
Il nuovo aggiornamento normativo recepisce le più recenti evoluzioni legislative e introduce cambiamenti significativi, ampliando la platea dei beneficiari e semplificando le procedure di accesso. L’obiettivo è rendere gli incentivi più accessibili, favorendo una partecipazione più ampia e agevolando l’attivazione di progetti legati alla transizione energetica.
Il decreto non solo semplifica le modalità di accesso, ma rende anche più trasparente e accessibile l’intero processo, abbattendo le barriere tecniche e amministrative che in passato hanno spesso frenato l’attuazione di progetti energetici locali. È un segnale chiaro di come le istituzioni vogliano promuovere un nuovo approccio all’energia: decentralizzato, collaborativo e sostenibile, in linea con le priorità del Green Deal europeo e dell’Agenda 2030.
Nei paragrafi che seguono approfondiremo nel dettaglio i contenuti del decreto: dalle novità introdotte dalle nuove regole operative, alle modalità per presentare correttamente la domanda, fino all’identificazione dei soggetti che possono accedere ai contributi. Analizzeremo requisiti, tempistiche, strumenti disponibili e strategie utili per accompagnare enti, imprese e comunità locali in questo percorso.
Vediamoli insieme.
Obiettivo della misura: sostenere la transizione energetica locale
Con l’aggiornamento normativo appena pubblicato, il MASE rafforza il proprio impegno per costruire un sistema energetico più equo, resiliente e partecipato.
L’obiettivo della misura è chiaro: sostenere la transizione energetica partendo dai territori, attraverso strumenti capaci di generare valore ambientale, sociale ed economico.
Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e le configurazioni di autoconsumo collettivo rappresentano un’opportunità strategica per produrre e condividere energia pulita in ambito locale, ridurre i costi in bolletta, e coinvolgere direttamente cittadini, imprese ed enti pubblici nella gestione dell’energia del proprio territorio.
Questa iniziativa si colloca all’interno della Missione 2 del PNRR – “Rivoluzione verde e transizione ecologica” – e risponde a un’esigenza concreta: accelerare la decarbonizzazione attraverso modelli energetici distribuiti, democratici e sostenibili. In particolare, mira a:
- promuovere la produzione e il consumo condiviso di energia da fonti rinnovabili;
- incentivare la diffusione di modelli energetici decentralizzati;
- aumentare l’autonomia e la sicurezza energetica delle comunità locali;
- stimolare la partecipazione attiva dei cittadini alla transizione ecologica.
Un passo avanti importante verso un nuovo paradigma energetico, fondato sulla collaborazione, sull’innovazione e sulla responsabilità condivisa.
Le principali novità: più territori coinvolti, meno ostacoli burocratici
Una delle principali novità è l’ampliamento della platea dei beneficiari: se in precedenza i contributi erano riservati ai Comuni con meno di 5.000 abitanti, oggi potranno accedere agli incentivi anche i Comuni fino a 50.000 abitanti. Si tratta di un’estensione significativa, che consente a molte più realtà – incluse quelle urbane di medie dimensioni – di avviare progetti di energia condivisa. Questa apertura rappresenta un cambio di passo strategico, in grado di rendere la transizione ecologica più inclusiva e capillare su tutto il territorio nazionale. Il nuovo quadro normativo introduce importanti aggiornamenti rispetto alla versione precedente:
1. Estensione della platea dei beneficiari
Una delle novità più attese riguarda l’ampliamento dei Comuni ammessi al bando:
- PRIMA: erano ammissibili solo i Comuni con meno di 5.000 abitanti;
- ORA: possono partecipare anche quelli fino a 50.000 abitanti.
Questo significa che molte città di medie dimensioni, finora escluse, potranno finalmente accedere agli incentivi, facilitando la nascita di nuove CER anche in contesti urbani più strutturati.
2. Semplificazione delle procedure
Il decreto aggiorna e semplifica le regole operative e i criteri di partecipazione, rendendo più agevole per enti locali, imprese e comunità avviare progetti energetici condivisi.
Tra i vantaggi:
- maggiore chiarezza nella documentazione da presentare,
- riduzione dei tempi di approvazione,
- accessibilità anche per realtà con risorse tecniche limitate.
Cosa finanzia il contributo?
Grazie al contributo in conto capitale previsto dal PNRR, è oggi possibile finanziare una parte significativa degli investimenti necessari per la realizzazione di nuovi impianti e infrastrutture locali dedicate alla produzione e condivisione di energia rinnovabile. Un’opportunità concreta per accelerare la transizione energetica nei territori.
Nel dettaglio, il contributo può coprire le spese relative a:
- impianti alimentati da fonti rinnovabili (come fotovoltaico, eolico, idroelettrico o biomasse),
- sistemi di accumulo e batterie,
- dispositivi per il monitoraggio e il controllo intelligente dell’energia,
- costi tecnici, progettazione e collaudi,
- infrastrutture necessarie per configurazioni di autoconsumo collettivo.
Con l’estensione della platea dei beneficiari anche ai Comuni fino a 50.000 abitanti (rispetto al precedente limite di 5.000), la misura apre la partecipazione a una fascia molto più ampia del territorio nazionale, inclusi contesti urbani di medie dimensioni.
Possono accedere al bando:
- enti pubblici e amministrazioni comunali,
- imprese,
- cooperative e soggetti del terzo settore,
- gruppi di cittadini riuniti in Comunità Energetiche Rinnovabili (CER).
In questo scenario, le CER rappresentano uno degli strumenti più innovativi ed efficaci per trasformare il sistema energetico locale. Grazie ai contributi previsti, i territori hanno la possibilità di:
- produrre energia pulita in modo condiviso,
- ridurre la dipendenza dalle fonti fossili,
- stimolare nuove economie locali e modelli di sviluppo sostenibile.
Oltre agli evidenti benefici ambientali, queste configurazioni generano impatti economici e sociali positivi: riduzione delle bollette per famiglie e imprese, creazione di occupazione green e rafforzamento del legame tra cittadini e territorio.
Le configurazioni di autoconsumo collettivo offrono inoltre una risposta concreta anche per condomìni, aree industriali e distretti produttivi, consentendo di condividere localmente l’energia prodotta e migliorare l’efficienza complessiva dei consumi.
Quando e come presentare la domanda?
Le richieste di accesso ai contributi previsti dal PNRR per le Comunità Energetiche Rinnovabili e l’autoconsumo collettivo dovranno essere presentate tramite procedura a sportello, seguendo il seguente calendario:
- Apertura domande: 21 luglio 2025, ore 15:00
- Chiusura domande: 30 novembre 2025, ore 18:00
La candidatura potrà essere inoltrata esclusivamente online, attraverso l’apposita piattaforma messa a disposizione dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE). È essenziale prestare la massima attenzione alla completezza e correttezza della documentazione allegata, poiché eventuali errori o omissioni potrebbero comportare l’esclusione dalla procedura.
Per consultare tutti i materiali utili — tra cui il testo integrale dell’avviso pubblico aggiornato, le istruzioni operative e i moduli di domanda — è possibile accedere alla sezione dedicata "Comunità Energetiche" sul sito ufficiale del MASE.
Come possiamo aiutarti?
Le nuove disposizioni introdotte dal MASE non rappresentano solo un aggiornamento legislativo, ma un'opportunità concreta per trasformare i principi della transizione ecologica in interventi reali, finanziabili e su misura per i territori. Si apre così una fase strategica per promuovere un modello energetico più equo, partecipativo e resiliente, capace di coinvolgere attivamente comunità locali, enti pubblici e realtà imprenditoriali.
Se sei un ente pubblico, un'impresa, una cooperativa o un gruppo di cittadini e desideri avviare una Comunità Energetica Rinnovabile, possiamo accompagnarti in ogni fase del percorso.
Ti offriamo un pacchetto di servizi integrati per accompagnarti in ogni fase del percorso, semplificando l’accesso agli incentivi e facilitando la realizzazione del tuo progetto. In particolare:
- Accesso facilitato a Comunità Energetiche Rinnovabili già costituite o in fase di costituzione, per accelerare tempi e iter amministrativi.
- Supporto completo per l’ottenimento del contributo PNRR, fino al 40% a fondo perduto.
- Fornitura e installazione “chiavi in mano” di impianti fotovoltaici, realizzati da installatori certificati o ESCo qualificate, per garantirti efficienza, qualità e sicurezza.
Il nostro obiettivo è aiutarti a costruire una Comunità Energetica solida, efficace e duratura, in grado di generare benefici ambientali, economici e sociali per il tuo territorio. Cogliere le opportunità offerte dal PNRR non è mai stato così semplice.
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