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Puglia: contributi del 100% ai Comuni per restauri culturali

Federica Sala
Puglia: contributi del 100% ai Comuni per restauri culturali

Regione Puglia ha pubblicato un nuovo Avviso per la valorizzazione del patrimonio culturale e l’innovazione nei luoghi di cultura pubblici non statali. L’iniziativa è finanziata nell’ambito del PR Puglia FESR–FSE+ 2021–2027, Priorità 8 “Welfare e Salute”, OS RSO4.6 e del POC Puglia 2021–2027, e si inserisce nella strategia regionale “CHECK-IN CULTURE 2030”, in continuità con il Piano strategico della cultura “PiiiL Cultura in Puglia 2017–2026”.

L’obiettivo è trasformare musei, biblioteche, archivi, teatri, complessi monumentali e altri luoghi della cultura in centri vivi di partecipazione, inclusione e innovazione sociale, capaci di generare benessere, nuove opportunità educative e sviluppo turistico sostenibile

Chi sono i beneficiari del bando Puglia: contributi del 100% ai Comuni per restauri culturali

Possono presentare domanda di finanziamento:

  • Enti locali: Comuni, Province, Città Metropolitane
  • ASP – Aziende di Servizi alla Persona
  • Istituti di cultura pubblici non statali
I beneficiari devono:

  • essere proprietari del luogo della cultura oggetto di intervento, oppure
  • averne la piena disponibilità sulla base di un contratto registrato prima della domanda, che preveda a carico del proponente la manutenzione ordinaria e straordinaria del bene, anche se di proprietà di altri enti pubblici o di enti ecclesiastici.
La disponibilità del bene deve essere assicurata per almeno cinque anni dal completamento degli interventi, nel rispetto del principio di stabilità dell’operazione.

Cosa finanzia il bando Puglia: contributi del 100% ai Comuni per restauri culturali

Il bando finanzia progetti per la valorizzazione, fruizione e messa in rete di luoghi della cultura pubblici non statali situati in Puglia, nella piena disponibilità dei soggetti beneficiari. Sono previste le seguenti tipologie di intervento:

  • recupero e rifunzionalizzazione del patrimonio culturale pubblico
  • trasformazione di immobili di pregio in luoghi di cultura, attrattori culturali e turistici, spazi di innovazione sociale, produzione artistica e creativa, pienamente fruibili
  • Miglioramento dell’accessibilità dei patrimoni e dei luoghi di cultura
  • interventi rivolti all’utenza con disabilità fisica, sensoriale o cognitiva e ad altri pubblici fragili, per ampliare e diversificare i visitatori.
Ogni proposta deve includere almeno due tra le seguenti tipologie di azioni:

  • a) Ristrutturazione edilizia: opere di ristrutturazione, adeguamento impiantistico, prevenzione incendi, interventi su coperture e efficientamento energetico, nel rispetto del valore storico-architettonico.
  • b) Restauro: recupero conservativo e restauro di elementi decorativi e beni mobili (sculture, arredi, tele, documenti, ecc.) strettamente finalizzati alla fruizione culturale e didattica.
  • c) Accessibilità: eliminazione delle barriere architettoniche e utilizzo di tecnologie per l’accessibilità di persone con disabilità o mobilità ridotta; soluzioni immersive e sicure anche per siti difficilmente accessibili (ipogei, aree archeologiche, contesti rurali).
  • d) Officine di Storia e Arte: spazi attrezzati per restauro, conservazione ed esposizione di beni mobili, laboratori interdisciplinari, studi sulle tecniche di restauro e ricostruzioni storiche collegate al luogo.
  • e) Allestimenti: nuovi impianti illuminotecnici, scenografici e acustici, segnaletica, servizi al pubblico e dotazioni tecnologiche e interattive (schermi, realtà virtuale e aumentata, metaverso e gaming, ologrammi, street art in realtà aumentata, ecc.) per arricchire l’esperienza di visita.
  • f) Re-design dei servizi culturali: produzione di contenuti digitali innovativi, strumenti di catalogazione e documentazione, tecnologie per fruizione virtuale, laboratori e attività educative e ludiche per target diversi, sperimentazione di linguaggi artistici e nuovi format di storytelling.
Sono previsti vincoli di equilibrio tra le voci di spesa:

  • le azioni di ristrutturazione edilizia e restauro (a + b) non possono superare il 50% del costo totale ammissibile;
  • i servizi legati al re-design (f) non possono superare il 25% del costo totale ammissibile.
Sono ammessi soltanto interventi non ancora completati al momento della domanda, con spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2025. 

Quanto finanzia il bando Puglia: contributi del 100% ai Comuni per restauri culturali

La dotazione finanziaria complessiva dell’Avviso è pari a 68.000.000 €.

Il contributo è concesso nella forma di sovvenzione a fondo perduto, fino al 100% dei costi ammissibili effettivamente sostenuti dal beneficiario, nel rispetto dei seguenti limiti:

  • Contributo massimo concedibile: 3.000.000 €
  • Costo totale minimo dell’intervento: 300.000 €, calcolato come somma tra contributo pubblico e eventuali risorse aggiuntive del proponente

Quando scade il bando Puglia: contributi del 100% ai Comuni per restauri culturali

Il bando scade in data 30 gennaio 2026 

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