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SMART&START: ancora aperto il bando per le startup italiane

Federica Sala
SMART&START: ancora aperto il bando per le startup italiane

Il bando "Smart&Start Italia" si inserisce all'interno del Piano Nazionale Impresa 4.0, che punta a rafforzare il tessuto imprenditoriale italiano attraverso l'adozione di tecnologie innovative e l'accesso a finanziamenti agevolati. L'obiettivo è promuovere la competitività delle nuove imprese sul mercato nazionale e internazionale, stimolare la creazione di nuovi posti di lavoro e favorire la crescita economica del Paese. 

L'iniziativa mira a promuovere l'imprenditorialità e l'innovazione, offrendo sostegno finanziario e agevolazioni alle startup e alle PMI che intendono avviare la propria attività.

Il bando "Smart&Start Italia" rappresenta un'opportunità significativa per gli aspiranti imprenditori e le nuove aziende innovative italiane. Grazie al supporto finanziario e alle agevolazioni offerte da Invitalia, sarà possibile concretizzare le proprie idee imprenditoriali, accelerare la crescita e ottenere un vantaggio competitivo sul mercato.

Chi sono i beneficiari del bando SMART&START: ancora aperto il bando per le startup italiane

Il bando SMART&START si rivolge alle startup innovative costituite da non più di 60 mesi e iscritte alla sezione speciale del registro delle imprese. I finanziamenti sul bando possono quindi essere richiesti da: 


  • startup innovative di piccola dimensione, costituite da non più di 60 mesi
  • team di persone fisiche che vogliono costituire una startup innovativa in Italia, anche se residenti all’estero, o cittadini stranieri in possesso dello "startup Visa”
  • imprese straniere che si impegnano a istituire almeno una sede sul territorio italiano

Cosa finanzia il bando SMART&START: ancora aperto il bando per le startup italiane

Il bando SMART&START  finanzia piani di impresa con spese comprese tra 100.000 euro e 1,5 milioni di euro. Questi fondi possono essere utilizzati per l'acquisto di beni di investimento, servizi, spese del personale e costi di funzionamento aziendale. Per essere ammissibili al finanziamento, i progetti imprenditoriali devono possedere almeno una delle seguenti caratteristiche:

  • Contenuto tecnologico e innovativo significativo
  • Orientamento allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nell'ambito dell'economia digitale, dell'intelligenza artificiale, della blockchain e dell'internet of things
  • Finalità di valorizzazione economica dei risultati della ricerca pubblica e privata

Particolare attenzione anche ai contenuti di sostenibilità ambientale dei progetti. 

Le spese previste nel piano d'impresa possono includere:

  • Impianti, macchinari e attrezzature nuove di fabbrica
  • Componenti hardware e software
  • Brevetti, marchi e licenze
  • Certificazioni, know-how e conoscenze tecniche correlate alle esigenze produttive e gestionali dell'impresa
  • Licenze e diritti relativi all'utilizzo di titoli della proprietà industriale
  • Licenze relative all'utilizzo di software
  • Progettazione, sviluppo, personalizzazione e collaudo di soluzioni architetturali informatiche e di impianti tecnologici produttivi
  • Consulenze specialistiche tecnologiche
  • Costi salariali del personale dipendente e collaboratori
  • Servizi di incubazione e accelerazione d'impresa
  • Investimenti in marketing e web marketing

Inoltre, i costi di funzionamento aziendale possono includere:

  • Materie prime
  • Servizi necessari per lo svolgimento delle attività aziendali
  • Hosting e housing
  • Utilizzo di beni di terzi

Quanto finanzia il bando SMART&START: ancora aperto il bando per le startup italiane

Il contributo ottenibile dal bando SMART&START è pari ad un finanziamento a tasso zero, senza alcuna garanzia, a copertura dell’80% delle spese ammissibili. Si tratta di una percentuale che può essere estesa al 90% della spesa qualora la startup sia costituita interamente da donne e/o da giovani sotto i 36 anni, oppure se tra i soci è presente un esperto col titolo di dottore di ricerca italiano (o equivalente) che lavora all’estero e vuole rientrare in Italia.

Le startup con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia possono godere di un contributo a fondo perduto pari al 30% del mutuo e restituire così solo il 70% del finanziamento ricevuto. Il "Decreto Rilancio" del 20 maggio 2020 estende il contributo a fondo perduto (il 30% del finanziamento concesso) anche alle startup innovative localizzate nel Cratere sismico del Centro Italia.

Il finanziamento andrà poi restituito in 10 anni a partire dal 12° mese successivo all’ultima quota di finanziamento ricevuto. 

Quando scade il bando SMART&START: ancora aperto il bando per le startup italiane

Il bando SMART&START è a sportello e quindi resta aperto fino ad esaurimento dei fondi. 

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