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Montagne in transizione

Micol Oggioni
Montagne in transizione

L'aumento delle temperature nelle Alpi, procedendo a un ritmo quasi doppio rispetto alla media globale, sta causando la fusione dei ghiacciai e la riduzione della copertura nevosa, generando diversi impatti sulla disponibilità generale di risorse idriche, sugli ecosistemi dei corsi d'acqua, sui bacini idrografici e sulle attività antropiche legate all'ambiente montano. Questi impatti si riflettono chiaramente anche sull'industria turistica dello sci, con la tradizionale stagione sciistica che ogni anno è sempre più a rischio. Le previsioni inoltre indicano che entro il 2100 la linea di affidabilità della neve sarà troppo alta per la maggior parte delle stazioni sciistiche nel mondo, con l’eccezione di quelle poste sopra i 2250 metri di quota.

Allo stesso tempo, si registra un crescente interesse per le aree montane, non solo come destinazioni turistiche, ma per il potenziale che questi territori offrono in termini di qualità della vita, ambientale e relazionale, e per le sfide che stanno affrontando come il declino demografico, la fragilità e la mancanza di servizi attraverso importanti politiche di coesione territoriale come la Strategia Nazionale delle Aree Interne.

In questo contesto di inserisce il nuovo bando di Fondazione Cariplo finalizzato a sostenere le nuove sfide per le terre alte nello scenario della crisi climatica attuale e futura.

Chi sono i beneficiari del bando Montagne in transizione

Sono ammessi come beneficiari del bando Enti pubblici e/o privati non profit.

Per essere considerati ammissibili, i progetti dovranno essere localizzati in aree montane storicamente vocate al turismo invernale da neve in Lombardia e nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola e avere una durata massima di 18 mesi.

Cosa finanzia il bando Montagne in transizione

L’obiettivo del bando è sostenere l’elaborazione di nuove strategie per una transizione ecologica dei territori di montagna storicamente caratterizzati dal turismo invernale che oggi subisce gli effetti del cambiamento climatico.
In particolare, il bando mira a:
  • favorire la diffusione di economie di montagna alternative, attraverso percorsi di animazione territoriale e di attivazione del protagonismo delle comunità montane;
  • facilitare la divulgazione di buone pratiche di adattamento al cambiamento climatico, favorendo la messa in rete di esperienze e casi studio, anche geograficamente distanti;
  • destagionalizzare l’offerta turistica, immaginando nuove forme di fruizione e attrattività, rispettose dell’ambiente, dei sistemi di vita dei territori montani e delle proprie relazioni sociali e culturali.
  • promuovere processi partecipativi (ad es. comunità di pratica, percorsi di animazione territoriale, attivazione delle comunità, e apprendimento collettivo);
  • favorire la co-programmazione di politiche pubbliche e co-progettazione di interventi tra Amministrazione e cittadini;
  • sviluppare iniziative di animazione culturale (ad es. mappe di comunità) per facilitare il coinvolgimento civico nei territori montani.
Sono ammesse le spese per l’acquisto di arredi e attrezzature, funzionali alla realizzazione delle attività di progetto, fino a un massimo del 20% del costo totale di progetto.

Quanto finanzia il bando Montagne in transizione

Le risorse stanziate per il bando sono pari a € 300.000, la richiesta di contributo non potrà essere superiore a 60.000 € e all’80% dei costi totali.

Quando scade il bando Montagne in transizione

Il bando scade alle ore 17.00 del 19/07/2024.

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